|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INTRODUZIONE |
I quartieri di Colognola, S.Tomaso de' Calvi, Grumello e Grumellina, insieme al comune di Stezzano e agli altri comuni della cintura a Sud di Bergamo, sono attualmente interessati da un pesante sfruttamento del territorio rappresentato da notevoli insediamenti di edifici residenziali, capannoni e attività industriali, centri commerciali e grandi infrastrutture quali l'inceneritore, il depuratore, l'Autostrada A4 con il relativo svincolo, l'Asse Interurbano, la Ferrovia Bergamo-Treviglio, l'Aeroporto di Orio al Serio con il sorvolo degli aerei, che causano nel loro complesso, oltre ogni limite ammissibile, i ben noti problemi ambientali. Invece di porre rimedio alla presente situazione già compromessa le Amministrazioni e gli Enti Pubblici stanno predisponendo di fatto diverse proposte urbanistiche secondo una logica che considera le aree non edificate e le aree agricole tuttora esistenti solo come "aree libere" a disposizione per un ulteriore intenso sfruttamento infrastrutturale ed edilizio. Ciò in netta contraddizione con i contenuti degli studi effettuati e con gli intendimenti e le finalità dichiarate nei recenti strumenti di pianificazione da Esse stesse predisposti che pongono l'accento sulla necessità "improrogabile" di salvaguardia e riqualificazione ambientale di questo territorio, inserito dalla Regione Lombardia in "Zona Critica" per l'elevato livello di inquinamento raggiunto. Nessuna delle proposte ufficialmente presentate per questa zona prende in considerazione interventi di altro genere fortemente presenti e sentiti anche dalla popolazione che riguardano la "qualità della vita". Gli interventi previsti non sono inseriti in un contesto coordinato di programmazione territoriale, secondo un modello di "sviluppo sostenibile" che individui la loro reale necessità per la collettività e l'effettiva disponibilità di risorse nel territorio, indirizzato, principalmente, a ridurre l'inquinamento e il degrado attuale della cintura urbana e a limitare all'indispensabile il frazionamento e il consumo futuro delle aree agricole. In sintesi le proposte urbanistiche avanzate dalle Amministrazioni Pubbliche sono le seguenti:
In alternativa ad alcuni dei progetti succitati e a compensazione di altri, in particolare riguardo a quelli che prevedono l'uso massiccio e lo smembramento delle aree verdi, i gruppi promotori (Comitati della Zona e Associazioni Ambientaliste) propongono la salvaguardia di tali aree con l'istituzione de': IL PARCO AGRICOLO / ECOLOGICO La proposta è coerente con le finalità dichiarate negli stessi strumenti di pianificazione del territorio delle amministrazioni pubbliche: Comuni, Provincia e Regione. Infatti il Parco assumerebbe il ruolo di centro di salvaguardia, riqualificazione
e valorizzazione del territorio agricolo e urbano, come previsto nei Piani Regolatori
Generali (PRG) dei Comuni di Bergamo e Stezzano. Il Parco, inoltre, si presenta
con tutte le caratteristiche dei "Parchi Locali di Interesse Sovracomunale" (PLIS),
regolamentati e istituiti dalla Regione Lombardia, e in sintonia con il "Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale" (PTCP) della Provincia di Bergamo che
ne rileva l'importanza e ne sollecita l'adozione su vasta scala nel territorio
bergamasco.
I PLIS si differenziano nettamente dai parchi naturali in quanto il motore delle attività di salvaguardia ambientale e di fruibilità delle aree a servizio dei centri urbani è considerata l'agricoltura, per la quale sono previsti finanziamenti atti a riqualificare le attività ad essa strettamente connesse e a renderla soggetto attivo nell'attuazione e nella gestione delle altre attività di servizio.
|
ITALIA NOSTRA - LEGAMBIENTE - WWF |
I COMITATI: |
"Ambiente e Salute No alla centrale" di Stezzano - "No Stadio" di Grumello del Piano - "Via Rampinelli per l'Ambiente" di Colognola |