La “Borsa Elettrica” stabilisce il prezzo di vendita equiparandolo all’offerta
più costosa per premiare chi produce elettricità al minor costo e con maggiore
efficienza; all’atto pratico si garantisce solo un utile enorme rispetto ai costi
e si implementa artificio
sam
ente la produzione da fonti non rinnovabili.
Lo stato giuridico-amministrativo della rete di distribuzione risulta estremamente
importante per ottenere uno
sviluppo delle fonti rinnovabili dal momento che, per le loro caratteristiche
intrinseche, queste possono collegarsi con efficienza quasi esclus
ivamente a quest’ultima.
Le linee politico-economiche che hanno già rivelato essere le più efficaci per
queste fonti sono quelle che non prevedono la realizzazione di grandi impianti,
come purtroppo si tenta di far avvenire in Italia con notevole consumo di terreno
agricolo, ma la trasformazione di quante più utenze possibile da soggetti solo
passivi a micro-produttori attivi.
Attualmente sono i Paesi meno favoriti dal punto di vista climatico ad aver maggiormente
sviluppato il solare foto-voltaico, ad esempio la sola Germania produce quasi
l’80% di tutta l’energia solare europea e sta incrementandola ulteriormente.
La politica tedesca per l’allacciamento alla rete di distribuzione è gestita
direttamente dalla Repubblica Federale che assicura che siano realizzate le due
condizioni fondamentali per l’esistenza dei micro-produttori: la connessione totalmente
libera alla rete di distribuzione e le cosiddette tariffe “Fixed Feed-In”. Queste
ultime sono costituite dall’obbligo per il distributore di acquistare l’energia
a prezzi convenzionati e non sono contributi statali, ma prevedono la rateizzazione
delle spese al micro-produttore.
Le difficoltà tecniche correlate alla stabilizzazione di una rete dalle molteplici
alimentazioni sono diventate occasione di sviluppo tecnologico e di fatturato
per le aziende più capaci di stare sul mercato (ad esempio Siemens) e tale comporta
pertanto ricadute positive sull’economia non solo in termini di risparmio energetico,
ma soprattutto in termini di competitività sui mercati internazionali .
L’energia eolica ha potenzialità maggiori di quella solare perché può essere
utilizzata sia per micro-produzione diffusa che per parchi eolici di grande produzione.
Al contrario dei parchi foto-voltaici, i parchi eolici correttamente progettati
non sono di impedimento ad un utilizzo agricolo del territorio, anche se da noi
esiste chi continua a proporre di trovare i siti solo in mezzo ai Parchi Naturali.
Un’altra fonte energetica rinnovabile che in Italia ha buone potenzialità, soprattutto
nelle zone agricole, è costituita dalle bio-masse al cui proposito valgono considerazioni
a metà strada tra il solare e l’eolico dato che è utilizzabile principalmente
per la micro-produzione ma può essere accorpata in piccoli impianti consortili
su base locale.
Se in Italia si arriverà alla volontà reale di favorire le fonti rinnovabili
le potenzialità ci sono tutte.
Purtroppo si constata come molto spesso si parli di fonti rinnovabili sollecitandone
un uso affatto improprio o addirittura controproducente per un loro sviluppo significativo
e si sente il bisogno di una nuova serie di normative che facilitino la possibilità
agli utenti di trasformarsi in micro-produttori, lasciandoli liberi nella scelta
della fonte energetica rinnovabile ma regolando in maniera univoca la loro partecipazione
a questo mercato, soprattutto definendo i compiti delle società distributrici.
Bergamo, 26 febbraio 2011.
Ing. Marco Brusa- Consigliere Sezione di Bergamo di Italia Nostra
DOCUMENTI
Primo Rapporto Nazionale sull’Energia