Italia Nostra dice addio a Desideria Pasolini dall’Onda, scomparsa all’età di 101 a Roma, ultima cofondatrice di Italia Nostra. Con lei se ne va l’ultima firmataria dell’atto del 1955, sottoscritto anche da Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Pier Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Luigi Magnani Rocca e Hubert Howard.
In una lunga intervista pubblicata sul Bollettino di Italia Nostra nel 2013 – al link https://www.italianostra.org/news-nazionali/e-morta-desideria-pasolini-dallonda-storica-fondatrice-di-italia-nostra/ – Desideria Pasolini dall’Onda ricorda le tante battaglie ma soprattutto spiega le finalità innovative e rivoluzionarie che erano alla base dell’idea associativa: “A differenza delle altre realtà che già esistevano noi siamo stati la prima associazione di volontari che voleva proteggere tutto il patrimonio culturale nella sua interezza. Avevamo cioè una visione nuova “globale”: non volevamo solo proteggere quel determinato castello, quella villa o quel monumento, ma tutto il loro contesto e l’ambiente. Così facendo abbiamo reso pubblico il concetto di territorio. Adesso tutti ne parlano, ma a quell’epoca no. Sentivamo il dovere di conoscerlo e salvarlo”.
Presidente nazionale dal 1998 al 2005, si dedica soprattutto alla salvaguardia del Paesaggio Agrario italiano. Intorno a lei raccoglie brillanti intellettuali come Nicola Caracciolo e Antonio Cederna e nomi importanti dell’urbanistica italiana contemporanea, come Vezio De Lucia, Italo Insolera, Leonardo Benevolo, Bernardo Rossi Doria.
Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la conferisce il Titolo di Cavaliere di Gran Croce con la seguente motivazione: “Tra le donne che hanno maggiormente contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale del Bel Paese, Desideria Pasolini dall’Onda occupa un posto assolutamente prioritario. Le sue generose battaglie ultracinquantennali per la tutela del paesaggio, sia in Italia Nostra, di cui è stata fondatrice e presidente, sia in tantissime altre occasioni, hanno lasciato un profondo segno nella lunga e faticosa storia della tutela ambientale del nostro Paese.”
Con profondo dolore ma anche gratitudine per i suoi meriti indiscussi e la sua sollecita partecipazione alla vita associativa, Italia Nostra le tributa l’ultimo, commosso, saluto