Il Canale Serio produce Città
Progetto Expo 2015
In collaborazione con
Il Fossatum Comunis Pergami, oggi noto quale Roggia Serio, rappresenta da secoli non solo il filo conduttore del legame fisico e soprattutto antropico fra la città e la valle, ma lo strumento più potente di integrazione del sistema delle acque con il territorio cittadino che nel tempo ha svolto un ruolo fondamentale per il progresso e lo sviluppo del territorio della città di Bergamo.La Roggia Serio nasce dalla valle del ponte di Albino congiungendosi poi con le acque delle rogge Comenduna e Spini, percorre i territori di Nembro, Alzano e Nese, Ranica, Torre Boldone ed entra in città dopo Redona per attraversarla completamente in direzione est-ovest, per poi dirigersi, passando per Loreto, verso Treviolo, dove si divide nelle Rogge “Coda di Serio” e “Serio Piccolo”. L’origine della roggia risale alla fine del XII secolo quando, a seguito della pace di Costanza (1183), l’imperatore Federico I Barbarossa riconobbe ai Comuni della Lega lombarda il dominio delle acque e dei molini. Il comune medievale di Bergamo affidò all’ingegnere Alberto Pitentino la costruzione di un canale che consentisse l’irrigazione del territorio della città, dei sobborghi e dei paesi vicini.
La città di Bergamo non ha mai avuto una fonte idrica di rilievo costante, per questo la Roggia Serio nel corso dei secoli è diventata fonte di vitalità ed energia nello sviluppo dell’economia e della produzione.
Riconoscere le caratteristiche storiche, culturali, tecnologiche e ambientali della Roggia Serio è condizione inderogabile nella programmazione, progettazione, tutela e valorizzazione del governo urbano in quanto la Roggia ha da sempre rappresentato un elemento di disegno della struttura urbana della città e fonte di sviluppo dell’economia locale: per questa ragione non può ulteriormente subire la progressiva dismissione ai soli fini idrici cui è inesorabilmente relegato da tempo, al contrario diventa importante preservarne le potenzialità per una futura riproposizione.
Obiettivo sostanziale della nostra proposta di intervento consiste nel far fruttare questa realtà d’eccellenza quale elemento promotore della riqualificazione relazionale fra le componenti ACQUATERRA- ARIA che connotano il paesaggio afferente al cosiddetto “Fiume di Bergamo”. Obiettivo perseguibile attraverso la possibilità di riconoscerne il tracciato e l’identità storico-culturale e sociale dei contesti antropizzati generati per circa un millennio dalle trame delle acque.
RASSEGNA STAMPA