A proposito del progetto di nuovo padiglione espositivo dell’Accademia Carrara
Premessa
Gli ambiti di trasformazione sono quelle parti di città alle quali il PGT riconosce un ruolo insostituibile per il compimento dell’idea di territorio e di sviluppo che persegue e, proprio per questo e in nome di un beneficio comune ed esteso, sono le parti di città alle quali concede possibilità di trasformazione e di incremento volumetrico anche notevoli, negate altrove.
In altre parole, gli ambiti di trasformazione devono trovare motivazioni chiare e inequivocabili nell’interesse pubblico
Nell’Ambito Strategico dell’Arte, della Cultura e del tempo libero non riconosciamo all’intervento proposto per l’area delle ex Canossiane in via San Tomaso le caratteristiche necessarie e suf
ficienti all’inserimento in quegli ambiti che il Documento di Piano individua come “strategici” per l’attivazione di un processo di rigenerazione positiva del contesto di quartiere in cui si trovano e della città nel suo complesso.
Nel PGT la destinazione a servizio prevista dal PRG vigente viene abbandonata in favore di una destinazione prevalentemente residenziale che si preannuncia come residenza in proprietà, destinata a una fascia di reddito alta.
La destinazione residenziale è inoltre inevitabilmente collegata all’obbligo di consentire l’accessibilità carrale ai nuovi residenti e di creare parcheggi e posti auto pertinenziali. Come si pensa che i veicoli possano accedervi?
Inoltre non si capisce come tale intervento possa trovare motivazione all’interno dell’ambito strategico destinato all’arte, alla cultura e al tempo libero, cioè ad attività che necessitano di un intorno articolato e vario di funzioni complementari; ancora meno si capisce come mai a poco più di 100 metri, sul lato opposto della strada venga proposto l’intervento del Collegio Baroni che prevede l’inserimento di nuove volumetrie a destinazione universitaria, mentre qui, dove le volumetrie destinate a servizio già esistono, si ritiene di sostituirle con residenza di lusso.
L’ampliamento del parco Suardi con una porzione degli orti storici delle ex Canossiane, offerta come standard qualitativo dell’intervento, non è in sè motivo sufficiente ad affermare la strategicità dell’Ambito di trasformazione delle ex Canossiane.
Proprio nell’ area destinata all’ampliamento del Parco Suardi è stata avanzata l’ipotesi di nuova edificazione di una sala per esposizioni temporanee in ampliamento alla dotazione di spazi della Carrara, da realizzare grazie al contributo economico della Fondazione Credito Bergamasco
Per quanto riguarda il sistema museale già presente come realtà rilevante nell’Ambito Strategico 1, il PGT ipotizza il rafforzamento dei poli già esistenti inserendo la previsione di destinare una parte consistente della ex caserma Montelungo a spazio espositivo in aggiunta e completamento della dotazione di spazi già esistente.
Una parte importante delle strategie del PGT è poi riservata alla riorganizzazione dei flussi e delle connessioni in un’ ottica di qualità e valorizzazione soprattutto delle aree verdi che , nell’A.S. 1 , sono presenti in diverse forme e tipologie, da quella dei parchi consolidati (Parco Suardi, Parco Marenzi), alla fascia degli orti storici di Via San Tomaso , fino al margine verde variamente connotato ai piedi delle mura venete, il tutto in un sistema di grande valore ambientale e paesaggistico e in un delicato equilibrio tra pieni e vuoti che definisce la bellezza di questa parte di città nella quale, accanto al sistema museale, trovano spazio molti servizi e attrattori legati alla presenza di attività importanti e pregevoli come l’università .
Nuovo padiglione per mostre temporanee
In merito alla nuova proposta del padiglione per mostre temporanee, la sezione di Bergamo di Italia Nostra onlus, con l’intento di perseguire l’interesse della città e del suo sviluppo equilibrato, ha proposto soluzioni alternative che a nostro avviso permetterebbero di salvaguardare il sistema parco/orti dell’ambito AS1 – polo dell’Arte, della Cultura e del tempo libero – e risultare del tutto coerenti con le finalità dell’ambito stesso.
1- nell’area dell’ex tiro con l’arco
2- ipogea nello spazio tra pinacoteca e scuola di belle arti
3- nel cortile della Gamec come prevista nel progetto Gregotti
4- nell’ex convento delle canossiane
5- nella ex Caserma Montelungo
Una sesta ipotesi è quella proposta nel progetto di Isola/Moretto che prevede un ampliamento ipogeo nel giardino della Carrara che si estende verso la Città Alta.
Tra le varie proposte riteniamo particolarmente appropriata la soluzione che prevede l’edificazione del nuovo padiglione per le esposizioni temporanee della Carrara nell’area dell’ex tiro con l’arco.
Si tratta di un’area non di pregio, incolta, in fregio ad una via di penetrazione al centro cittadino; la sua mera destinazione a parcheggio – già prevista nel Piano dei Servizi- la rende del tutto insignificante e assolutamente periferica al cuore dell’ambito destinato all’Arte, alla cultura e al tempo libero.
L’idea di destinarla, oltre che a parcheggio, alla costruzione del nuovo padiglione, nasce da una visione complessiva dell’ambito AS1e persegue l’intento di connettere tutte le parti che lo compongono affidando al nuovo padiglione un ruolo nodale e qualificante l’intero ambito.
L’espansione del complesso Carrara fino all’area del Tiro con l’arco e alla via Baioni potrebbe facilmente essere realizzata con un percorso pedonale di 250 metri circa in uno splendido scenario ad oggi del tutto sconosciuto: dalla “manica lunga” della Pinacoteca si attraversa il giardino della Carrara e si raggiungono le Muraine, si costeggia un boschetto sotto lo spalto di Sant’Agostino, si raggiunge una passerella sul torrente Morla e quindi il nuovo padiglione. Cinque splendidi minuti a piedi che potrebbero anche essere occasione per allestire sorprendenti eventi d’arte. Chi vuole può proseguire lungo la pista ciclabile e stupirsi ogni volta della bellezza della nostra città.
L’espansione fino alla via Baioni consentirebbe inoltre la realizzazione di un ampio parcheggio a servizio della Carrara durante le mostre temporanee, una grande visibilità del nuovo padiglione per mostre temporanee e- non del tutto trascurabile- una cantierizzazione facilmente accessibile.
AGGIORNAMENTI
Già nel 2010 il Credito Bergamasco, pur garantendo il suo sostegno all’Accademia Carrara, ha rinunciato alla edificazione del nuovo padiglione espositivo.
Nel giugno 2011 il Comitato per la difesa degli Orti di Via San Tomaso e del Parco Suardi ha elaborato un progetto di sistemazione dell’area da parte della Amministrazione Comunale.
Documentazione:
Le motivazioni di Italia Nostra
Lettera a L’ECO DI BERGAMO in relazione alla “questione” del nuovo padiglione espositivo
Richiesta di apposizione di estensione del vincolo monumentale già in essere per il Palazzo Spini in via S.Tomaso in Bergamo all’area denominata orti storici di via san Tomaso in Bergamo
Progetto di sistemazione elaborato dal Comitato per la difesa degli Orti di Via San Tomaso e del Parco SuardI